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domenica 9 gennaio 2011

alberi ecosostenibili e non solo a natale!

L’albero di natale! Let’s recycle!

L'albero più cool? Quello a ruote. Londra inaugura l'architettura sostenibile applicata all'albero di Natale. Esposto a Bermondsey Square, il Tree-Wheeling, creatura della Sarah Wigglesworth Architects e della Igloo Regeneration, è composto da 35 ruote di biciclette riciclate organizzate su una struttura semplice che ricorda quella tipica del totem natalizio.
Non solo design sostenibile, ma anche socialmente utile: le ruote sono prestate da una charity che raccoglie le parti in esubero di biciclette usate per poi assemblarle e spedirle in Africa: così i locali e i volontari possono utilizzarle senza spendere e senza inquinare. Non possono mancare le lucine, che però stavolta sono dei riflettori, donati da negozi di biciclette del quartiere. Neanche a dirlo, l'albero è riutilizzabile ogni anno e si scompone come un puzzle per farsi piccolo piccolo fino alla prossima occasione.
Non solo. Le ruote, grazie alla forza motrice del vento, si comportano come girandole e si muovono creando un'atmosfera ancora più festosa. Anche gli edifici che circondano la piazza danno il loro contributo ambientale: procurano un notevole risparmio energetico grazie a un singolo centro di distribuzione di energia condiviso da tutti, con un sistema speciale di ventilazione che riduce del 60% le emissioni di carbonio e del 50% i costi di manutenzione.
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I lampioni a forma di albero del Nothing Design Group

 

A volte dimentichiamo che uno degli scopi del   design può essere non solo quello di migliorare la funzionalità di un oggetto, ma anche il contribuire alla riqualificazione estetica (e, di conseguenza, alla qualità della vita quotidiana) dell’ambiente che occupano gli utilizzatori.
A ricordarcelo ci pensano quelli dello studio coreano Nothing Design Group con il loro progetto in collaborazione con Asiana Airlines e la Korea International Cooperation Agency. Attraverso la realizzazione e l’installazione di nuovi lampioni alimentati ad energia solare, vogliono rilanciare l’immagine della Cambogia, soprattutto nella zona di Angkor Wat.
Uno scopo più che nobile, simboleggiato anche dalla forma dei lampioni che ricorda quella di un albero e si integra quindi con maggiore facilità con il panorama circostante. Sedici -per il momento- i punti di luce disseminati, a cui se ne aggiungeranno dieci nei prossimi cinque anni.

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